A Dozza si fa cinquanta: al via la venticinquesima Biennale del Muro Dipinto

di anotherscratchinthewall

Cinquant’anni per sperimentare, conoscere e affinare la tecnica dell’arte di strada. È quello che è successo a Dozza, un piccolo borgo medievale in provincia di Bologna: proprio qui, tra le prime colline che dominano la valle del Sellustra, negli anni sessanta ha preso il via la kermesse della Biennale del Muro Dipinto, un grande evento di strada che coinvolge da sempre artisti di tutta Italia. E dal 14 al 20 settembre prossimi spegnerà 25 (doppie) candeline, proponendo in città una serie di eventi artistici tra i quali, proprio per l’occasione, ci saranno anche alcuni restauri di murales “storici” e facciate di case.

Per esempio per mettere mano all’opera “Muro 150” firmata nel 2011 dall’indimenticato Gino Pellegrini proprio sulla facciata della caserma dei Carabinieri di Dozza antistante la Rocca, sono al lavoro gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, impegnati in un delicato intervento di restauro conservativo. Agli stessi studenti dell’Accademia bolognese sono stati inoltre affidati due compiti di grande responsabilità: si tratta della messa in sicurezza dei dipinti murali presenti in piazza Zotti, in particolare di “Libertà di pensiero” di Simon Benetton (1997) e di “La scalata” di Concetto Pozzati (1971). Tocca invece a Vanni Dal Re occuparsi del ripristino del dipinto murale “La festa della segavecchia” realizzato dal padre Tonino Dal Re in via De Amicis nel 1962, quando ancora il Muro Dipinto era una manifestazione a cadenza annuale.

Durante la Biennale, tuttavia, non esiste un tema, ma ciascuno potrà esprimersi secondo i propri linguaggi e attraverso i propri strumenti. Unico vincolo: farlo per strada. Si inizia così lunedì 14 quando, dopo l’inaugurazione ufficiale nel salone maggiore della Rocca, verranno presentati i sei artisti al lavoro: Umberto Zanetti, Omar Galliani e Paolo Barbieri saranno all’opera in via De Amicis a Dozza  alla presenza dei sei artisti presenti: Maria Agata Amato in via XX Settembre sempre a Dozza, mentre Maria Distefano e Fabrizio “Bicio” Fabbri a Toscanella, rispettivamente alla scuola primaria “G.Pulicari” e in piazza della Libertà. Martedì 15 settembre va in scena “I muri notturni a Toscanella”: alle 21 alla scuola primaria “Pulicari” Maria Distefano sarà all’opera nel cortile dell’istituto accompagnata da letture di fiabe dell’associazione Incontri. In piazza della Libertà ci sarà invece Bicio Fabbri, che l’artista dialogherà con i visitatori all’interno di un aperitivo. La giornata di mercoledì 16 settembre è invece dedicata alle memorie dei dozzesi sui 50 anni della Biennale: si inizia alle 15 in Rocca con l’iniziativa “#MuroParlante – I dozzesi raccontano 50 anni di Muro Dipinto”, nel corso della quale verrà proiettato una video-testimonianza realizzata dalla Fondazione Dozza Città d’Arte con i racconti e le memorie dei cittadini sulla manifestazione. Alle 21 invece sul palco della Rocca è in programma “#MuroDipintoShow: storie, aneddoti e curiosità con ospiti da salotto”, un talk-show condotto dal giornalista Giovanni Bucchi con ospiti alcuni protagonisti delle edizioni passate e presenti del Muro Dipinto. Giovedì 17 settembre iniziano le visite ai murales della cantina Bassi in vicolo Campeggi a Dozza  ribattezzate “#Muroincantina” e che dureranno fino a domenica 20, mentre dalle 20 alle 22.30 in Rocca lo spazio sarà dedicato a Mota, 4 session di performance video sonora a cura di Federico Squassabia e Fabrizio Rivola. Alle 21 nel borgo di Dozza sarà poi possibile ammirare all’opera gli artisti Amato, Barbieri, Galliani e Zanetti. Restauri al centro dell’attenzione nella giornata di venerdì 18 settembre: le Accademie delle Belle Arti di Bologna e Brera organizzano infatti alle 17 nel salone maggiore della Rocca la conferenza “Restauro dei Muri Dipinti di Dozza” in cui sveleranno segreti e particolari sui lavori di ripristino in corso in alcune delle opere realizzate lungo i 50 anni della manifestazione. Alle 21, sempre in Rocca, c’è invece un concerto per pianoforte e sax dal titolo “Cartoline musicali. Ritmi ispirati dal viaggio”. Si esibiscono Letizia Ragazzini ai saxofoni e Luigi Moscatello al pianoforte con musiche di Morricone, Piazzolla, Francaix e altri. Sabato 19 settembre dalle 15 in piazza Montmartre a Dozza l’associazione Pro Loco di Dozza propone un’iniziativa sulla scultura estemporanea polimorfica di Ermes Ricci, Giuseppe Dall’Osso e Luigi Zanellati. Alle 21.30 sul palco della Rocca c’è invece il concerto pop-rock “Ladri di T3rze”. Il gran finale è infine in programma per domenica 20 settembre: dalle 15 alle 18.45 l’Enoteca Regionale Emilia-Romagna saluta tutti i visitatori con “Arrivederci alla prossima Biennale” allestendo un banco di assaggio di Malvasia, mentre alle 19 nel piazzale della Rocca la XXV Biennale del Muro Dipinto di Dozza si concluderà insieme con la Banda di Dozza.

Potevano, in un evento del genere, mancare le live performance? Assolutamente no, ed ecco perché in piazza della Libertà, a Toscanella, sarà possibile ammirare “Draghi al castello”, murales realizzati dai ragazzi dell’Officina Sant’Ermanno (A. Cianci e L. Ottoni), a cura di Simona Neri. Nello stesso luogo, spazio anche al dipinto murario “In memoria di Augusto Melchiorri” realizzato da Andrea Pelliconi e a cura del Centro Amida ed Erboristeria La Calendula. Dal 14 al 15 settembre al ristorante Le Bistrot si potrà inoltre osservare l’artista Carolina Corno all’opera. Lunedì 14 settembre, invece, al ristorante Piccola Osteria del Borgo si aprirà la mostra “Oltre le mura, Alda Merini. Opere esposte di Livio Minarini”.

Spazio anche ai giovani: durante la settimana della manifestazione gli insegnanti guideranno gli alunni nella realizzazione dei loro murales. In particolare, la scuola materna statale “G.Rossa” promuoverà l’iniziativa “Un muretto dipinto” mentre per gli alunni delle scuole primarie saranno organizzati percorsi guidati alla scoperta dei nuovi muri mentre gli artisti sono all’opera e laboratori sul Muro Dipinto. “Dipingiamo la scuola” è invece l’evento che coinvolge gli allievi e gli insegnanti della scuola secondaria “A.Moro” chiamati a realizzare un trompe l’oeil.

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