Freedom as form, la prima mostra collettiva di Wunderkammern Milano

di anotherscratchinthewall

Se la libertà prendesse vita, che forma avrebbe? A chiederselo sono quattro artisti internazionali che dal 29 giugno al 10 agosto esporranno in “Freedom as form”, la prima mostra collettiva della sede milanese di Wunderkammern.

Tra gli spazi bianchi della location meneghina si susseguiranno dunque le tele degli italiani BR1 ed Eron, del portoricano Alexis Diaz e della sudafricana Faith47: filo conduttore della mostra sarà proprio quello della libertà, uno degli ideali considerati tra i più importanti per l’intera umanità, mutevole nei suoi confini a seconda del periodo storico o delle differenti culture e da tempo oggetto di discussione sotto diversi punti di vista. Quello su cui si confronteranno i quattro street artist sarà il significato della relazione tra l’individualità e l’identità del gruppo, rispondendo a quesiti quali “fino a che punto possiamo spingere i limiti della nostra libertà individuale?” e “quando le nostre azioni libere possono cominciare a danneggiare la comunità alla quale apparteniamo?”.

Ed ecco la risposta di BR1, che privilegia interventi spontanei ed effimeri riappropriandosi degli spazi riservati ai cartelloni pubblicitari per affrontare temi sociali come l’immigrazione, la discriminazione di genere e l’impatto del sistema capitalistico su altre culture e società. O quella di Faith47, artista che ama sperimentare senza restrizioni con una vasta gamma di tecniche e supporti, indagando temi come il sacro, la condizione umana e la sua ricerca esistenziale. In esclusiva per Wunderkammern, poi, Faith47 ha realizzato una video installazione che fa parte della nuova serie “7.83 HZ Frequency”, centrata sul tema della natura umana, della sensibilità e delle relazioni intime.

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