A Catanzaro torna la sesta edizione di Altrove Festival

di Clara Amodeo

Sarà il Parco Internazionale delle Sculture di Catanzaro il nuovo scenario e terreno di sperimentazione di Altrove Festival, da oggi fino a domani nella città calabrese.

Dopo cinque anni di azioni in città, la realizzazione di più di cinquanta opere d’arte pubblica e la produzione, l’anno scorso, della mostra “PGSD – Post Graffiti Stress Disorder”, quest’anno Altrove porta a Catanzaro il dibattito internazionale sul fenomeno artistico più potente e consumato dell’ultimo mezzo secolo.

Una residenza il cui scopo è la produzione di pensieri, testi e azioni, che metterà a confronto artisti, curatori, ricercatori, giornalisti del settore, invitati a scontrarsi e a incontrarsi intorno a un tavolo circolare posto all’interno delle prestigiose sale del Museo d’Arte Moderna di Catanzaro. Parteciperanno, infatti, 2501, Alberonero, Alfano, Giorgio Bartocci, Gonzalo Borondo, Canemorto, Cielofuturo, Vincenzo Costantino, Luigi Di Capua, Diego Fadda, Oliviero Fiorenzi, Italia Serie Oro, Marco Laudadio, Mace, Andrea Masu, Simone Pallotta, Pier Francesco Petracchi, Chiara Pietropaoli, Jorge Pomar, Radio Circolo Sound, Giulio Rampoldi, Domenico Romeo, Sbagliato, Massimo Scrocca, Edoardo Suraci, Paolo Tocci, Edoardo Tresoldi, Tropic Disco Soundsystem, Tybet & more tba.

“Se, da un lato, le istituzioni continuano a promuovere operazioni artistiche superficiali – dicono gli organizzatori – talvolta indecorose, dall’altro, avanza una generazione di artisti controversa, sfuggita – per ora – a definizioni ed etichette, che ha voglia di unirsi, di condividere e analizzare, di mettere tutto in discussione e fare coscienza di una forma d’arte, e d’azione, densa di intenzioni e contenuti, che vanno ora accolti, esplorati e trasmessi nel tempo e nello spazio. 

Che cosa ha mosso una generazione di artisti, ad agire nello spazio di tutti, in luoghi lontani nel mondo, nello stesso momento? Quali responsabilità ed effetti si porta dietro questa azione, rispetto alla città, alle persone, alla percezione comune e individuale? In che modo queste opere desiderano relazionarsi al tempo? Vogliono essere conservate o sono effimere? E ancora, come sostenere la produzione di un gruppo di artisti che sembrano muoversi verso progetti sempre più arditi e sperimentali, fuori dai canoni della produzione tradizionale?”

A completare i due giorni di ricerca, artisti e personaggi provenienti da altri mondi, creativi e non, si ritroveranno faccia a faccia nel corso di conversazioni pubbliche, per discutere di stili di vita e processi creativi contemporanei. Saranno infine due serate di festa e condivisione, in cui musica world, micro-architetture e degustazione di eccellenze enogastronomiche si intrecceranno nei suggestivi scorci del Parco della Biodiversità di Catanzaro.

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